Tuesday, August 31, 2010

Un saluto festoso a tutti

E Lunga vita e prosperità, la sottoscritta è in partenza per Londra, passeò quasi una settimana facendo di tutto e di più, drogandomi di Starbucks, Krispy Kreme e wagamama.
Grazie al dott. ing. Bianchi sono una felice posseditrice(?) di una fotocamera digitale nuova, quindi l'obiettivo sarà fare più foto possibili.
Ci sentiamo in viaggio, grazie al cielo l'ipod touch ha la connettività wi-fi e trovare un hot spot a Londra non è un'impresa come qua da noi.

Tuesday, August 24, 2010

Photoshop, dopo tanto tempo...

Dopo molto tempo mi ritrovo a cazzeggiare con photoshop senza una ragione precisa, ma solo ed esclusivamente per diletto personale.
Ecco due WIP che ho in ballo al momento.

(clicca chee si ingrandiscono)
Schermata 2010-08-14 a 21.11.26
Volevo sperimentare un tutorial per creare gli effetti di luce che vedete ^_^ non è del tutto finito nel senso che manca qualcosa ma non so cosa andare ad aggiungere per terminare la composizione.

Shatia WIP
Questo disegno dall'anatomia discutibile ritrae Shantia Blanc, il personaggio della campagna Adunanza di Klaudia. E' tutto molto abbozzato, mi ci vorranno ancora diverse ore per finirlo, dato che dopo che avevo quasi del tutto finito di mettere i colori base ho deciso che il disegno base non mi piaceva e che avrei dovuto ridisegnarlo ex-novo. Va da se che quando avrò finito le linee rifarò i colori e compagnia cantante.

Friday, August 20, 2010

Cosmic Chaos reloaded: Transatlantic live in concert.

Avrei dovuto scrivere questo post molto tempo fa, ma com’è come non è la cosa è scivolata nel dimenticatoio insieme a questo quaderno degli appunti virtuali.
Meglio tardi che mai mi verrebbe da dire, mentre butto giù queste righe su word del computer dell’ufficio (quello incapace di bucare il firewall aziendale che mi impedisce di fare quello che voglio nei sempre più frequenti momenti morti di questo lavoro).
Facciamo qualche passo indietro e chiudiamo gli occhi per qualche istante. Ora possiamo riaprirli e come per magia è il 17 maggio, una data a lungo attesa.

La giornata in ufficio scorre veloce, alle cinque esco di gran carriera e galoppo verso casa, dove ho giusto il tempo di lasciare giù la borsa e cambiarmi. Insieme a Marito usciamo, destinazione Alcatraz: tra poco suoneranno i Transatlantic.

Sono molto emozionata perché il supergruppo progressive rock è tra i miei preferiti ed il sogno di vederli dal vivo si stava per avverare dopo moltissimi anni in cui avevo sperato e pregato ogni santo del paradiso per vedere un loro concerto.
La speranza che era andata in fumo dopo la decisione di Neal Morse di abbandonare il gruppo ma poi, grazie agli dei del rock, c’è stata la reunion e il conseguente ritorno in studio che ha dato i natali allo splendido The Whirlwind e finalmente l’annuncio del tour con una data a Milano!
Cammino a due metri da terra dalla gioia mentre sono sulla strada verso l’Alcatraz, fantasticando su una probabile scaletta e sull’assenza del gruppo spalla.
Quando arriviamo al club, c’è già una discreta fila ed è un tripudio di magliette di gruppi progressive come Rush, The Who, Pink Floyd, Yes, Genesis intervallate dalle immancabili camicie a quadretti che tanto piacciono ai progster.
Marito, che non è esattamente un fanatico della scena progressive, si sente un po’ pesce fuor d’acqua, in mezzo a tutta quella gente, ma sono felice che sia li con me in quel momento perché non mi sarei persa questo concerto per nulla al mondo (ho dato forfait ad una cena di lavoro per i mei eroi!).

Quando verso le 6 e mezzo si aprono i cancelli io e Marito entriamo e cerchiamo subito un posto strategico dove metterci e qui succede qualcosa che per me ha dell’incredibile.
Il sottopalco non è gremito come succede sempre a qualsiasi concerto rock/metal a cui ho partecipato, così ci avviciniamo senza troppi indugi e ridendo e scherzando finiamo in seconda fila, proprio sotto alle tastiere di Neal Morse. La cosa che ha ancora più dell’incredibile è che il pubblico è così tranquillo e pacato che non corriamo alcun rischio di essere spintonati e schiacciati dalla calca.
palco transatlantic
(La qualità della foto fa schifo perchè è fatta con il cellulare)

Verso le sette l’Alcatraz si è riempito e i miei eroi salgono sul palco, l’emozione è palpabile e quando Neal Morse fa il suo ingresso il pubblico esplode in un abbraccio collettivo per il cantautore figliol prodigo.
Si parte con l’intera suite The Whirlwind suonata tutta d’un fiato (Out of the night, Rose colored glasses e Dancing with eternal glory i momenti più emozionanti) ed è solo l’inizio. Dopo una breve pausa di una decina di minuti i nostri tornano a far loro il palco ed è ancora musica e magia con All of the above, We all need some light (pelle d’oca!!!) e Duel with the Devil. A questo punto il concerto potrebbe pure finire, dei musicisti normali avrebbero chiuso, ma qui ci troviamo di fronte a gente palesemente non umana, pechè dopo dieci minuti Morse, Portnoy, Trevavas, Stolte e Gildenlow ritornano sul palco per il terzo set tra gli applausi deliranti del pubblico.
Sulle note di una malinconica tastiera Morse inizia una struggente Bridge across forever sulla quale mi commuovo e mi perdo in un vortice di emozioni indescrivibile, seguita da un’incredibile Stranger in your soul che si trasforma sul finale in Heaven and Hell e poi in Holy Diver, immancabile tributo a Dio scomparso da un paio di giorni.
Le luci si riaccendono i nostri si godono i meritati applausi e salutano il pubblico.
Personalmente ritengo questo concerto il migliore a cui abbia mai assistito per il coinvolgimento emotivo, la durata e la straordinaria bravura della band e spero vivamente in futuro di avere la fortuna di poter assistere ad un altro dei loro concerti.

Tuesday, August 17, 2010

Acquisti!

Siccome rimango un'inguaribile consumista oggi mi sono data alla pazza gioia nel mio negozietto di musica preferito.





Il film dei Rush è una vera chicca, i Blind hanno fatto qualcosa di carino (finalmente) e purtroppo sui Maiden voglio aver ascoltato il disco almeno 10 volte prima di qualsiasi opinione.

Tuesday, August 10, 2010

And I'm back!

Il ritorno al mondo reale è sempre difficile, un giorno sei un guerriero senza macchia che lotta contro i demoni per la sopravvivenza della realtà in cui vive, il giorno dopo sei solo un impiegato comune che svolge mansioni meccaniche e per nulla eroiche.
Ed è così che si riassume il mio stato d’animo al momento, l’Adunanza è finita sono
sopravvissuta anche quest’anno e nella mia valigia oltre ai costumi sporchi e le armi di gomma c’è tanta malinconia, non tanto perché il gioco sia momentaneamente fermo, ma perché partire da Elivia per far ritorno alla vita normale significa salutare gli amici di sempre che con me hanno camminato per sette giorni condividendo momenti meravigliosi in gioco, ma soprattutto fuori gioco.
Comunque sia questa settimana spesa lontano da casa, immersa in altri mondi mi ha fatto davvero bene ho lavato via tutto lo stress a suon di spada e magia; rientrando in ufficio ieri mi sentivo leggera come una piuma.

Le cose migliori di questa adunanza sono state la convivenza con le persone che hanno
condiviso con me la casa presa in affitto, i momenti passati a truccare gli altri giocatori, vedere dal vivo una grossa scenografia che ho realizzato in tempi record (e della quale vado davvero orgogliosa) e un momento di gioco significativo che aspettavo da quasi otto anni, che per il mio pg significa sacrificio e riscatto!
Essere coinvolta in un aspetto del gioco così delicato ed importante rappresenta per il personaggio Luna Stonewolf la massima aspirazione, del resto come dico sempre quando vesto i suoi panni “Non mi importa del potere e dei tesori, voglio solo combattere!” e combattere per lo scopo più alto e nobile di tutti credo sia la gratificazione maggiore per un personaggio del genere.
In attesa della prossima avventura guardo le prime foto dell’eventone e mi concentro
sulla prossima tappa vacanziera (Londra i primi di settembre).